LA MAGICA NOTTE DI SANTA LUCIA

di Mirko Trabucchi


Santa Lucia con il suo Asinello
 

Una delle principali tradizioni a cui è legata la maggior parte della Bergamasca è indubbiamente la magica notte di Santa Lucia! Una notte molto speciale dedicata ai più piccoli! Infatti accade che ogni anno nella notte a cavallo tra il 12 ed il 13 dicembre la Santa, lesta lesta, porta i doni ai bambini che sono stati diligenti durante l’anno e hanno fatto del bene.

Lucia è nata nel 283 d.C. e martirizzata nel 304 d.C.. La giovane faceva parte di una famiglia patrizia di Siracusa e venne promessa in sposa ad un altro patrizio pagano. Da tempo Lucia con la madre Eutichia si erano convertite al cristianesimo, in seguito ad un pellegrinaggio ai sepolcri di Sant’Agata, durante il quale l’anziana madre, ormai cieca, miracolosamente riacquistò la vista.

Il suo futuro sposo vedendo i cambiamenti in Lucia, che donava le sue ricchezze ai poveri, e all'ennesimo rifiuto di sposarlo, la denunciò come cristiana, e per le leggi decretate dall'imperatore Diocleziano fu martirizzata. Secondo la tradizione gli furono cavati gli occhi ed infatti viene rappresentata con un piattino con le orbite ed un pugnale, divenendo così simbolicamente “La Portatrice di Luce”, quindi la protettrice della vista.


Rappresentazione di Santa Lucia

La diffusione del culto di Santa Lucia nel nord è legato al dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Le spoglie della Santa furono portate dai Bizantini a Costantinopoli dopo la liberazione della Sicilia dai musulmani. Nel 1024 dopo la caduta di Costantinopoli durante la quarta crociata, il Doge Enrico Dandolo portò le reliquie a Venezia dove furono riposte nella chiesa di San Geremia.

Il culto della Santa nella provincia di Bergamo si diffuse a partire dal XIV secolo, e fu abolito solo dai napoleonici nel 1798, ma con la fine del loro dominio il culto riprese con vigore. Negli anni trenta del novecento ebbe inizio l’usanza che per ricevere i doni i bambini debbano scrivere una letterina con i propri pensieri e desideri, che poi dovrà essere messa nella cesta nella chiesa a lei dedicata in via XX Settembre a Bergamo, dove si trova la sua statua.

Santa Lucia durante la notte tra il 12 e 13 dicembre prende miracolosamente vita e legge le letterine. A questo punto con il carretto trainato dal suo fedele asinello prende il volo consegnando i doni nelle case dei bimbi buoni accompagnati da golosissimi dolci.

Nell'800 e nei primi del 900 invece era usanza mettere una scarpetta di stoffa sul davanzale della finestra, nella quale durante la notte la Santa vi riponeva i "bùn bù", ossia dolci e frutta come: nocciole, una mela, fichi secchi, torroncini e i zuccherini, i cosiddetti "basì de zöchèr" e i più fortunati del cioccolato.

Chi osa però sbirciare la Santa mentre sta consegnando i regali riceverà una manciata di cenere negli occhi diventando cieco, quindi si deve andare a letto presto e dormire!

Si deve anche pensare all’asinello che dopo tutta quella fatica avrà fame e quindi si deve mettere del fieno fuori casa o sulla finestra, oppure della crusca con farina gialla. Per chi ha avvistato la Santa essa viene descritta con un bel vestito bianco e un velo che le copre il viso, perché non vuole far vedere che è senz’occhi. Nei tempi passati Santa Lucia amava portare ai bambini anche le arance i “portogài”. Si usa anche offrire qualcosa alla Santa per permettergli di caricare per bene le energie, magari dei biscotti! Così il giorno dopo si può vedere se li ha graditi!.

Per i bambini che invece non si sono comportati bene durante l’anno, anziché dei regali la Santa porta loro solamente carbone!

Il giorno di Santa Lucia viene correlato alla rinascita della luce ed alle celebrazioni del  solstizio d’inverno, un tempo infatti il calendario antico faceva ricorrere questa festività proprio nei giorni antecedenti il 21 Dicembre, mentre nei paesi nordici il Solstizio d'Inverno era celebrato proprio il 13 dicembre. Un proverbio infatti recita “La nòcc de Santa Lüsea, l’è la piü longa che s’ghé seà“ (La notte di Santa Lucia è la più lunga che ci sia).


Processione in Svezia di Santa Lucia

Santa Lucia è festeggiata anche nei paesi nordici come Svezia, Finlandia e Danimarca. Essa è rappresentata come una bellissima fanciulla vestita di bianco con una corona di candele in testa.

In Svezia infatti la sera del 12 dicembre la tradizione vuole che si preparino dei dolciumi. La mattina del 13 dicembre la primogenita si leva prima di tutti e vestita con un lungo abito bianco con una cintura rossa ed in capo una corona di foglie con sette candele, sveglia gli altri membri della famiglia porgendo loro i biscotti cucinati la sera precedente, che simboleggiano i doni del passaggio della Santa sulla terra.

E’ inoltre tradizione il canto di Luciasången (riadattamento in svedese della canzone di Santa Lucia) dove le bambine sfilano vestite di bianco cantando di casa in casa simboleggiando le stelle. Ogni anno è eletta la “Santa Lucia di Svezia” che parteciperà alla processione a Siracusa, e che solitamente fanno anche una tappa a Milano.


Canti di Santa Lucia

 

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