la Tamböra de San PatréSse

Luogo: Colzate
Analogie: Rari casi in Padania e Italia, patrono d'Irlanda
Narratore:
Mirko Trabucchi


San Patrizio

“Chi fa ü gir inturen a San Patrése al pert töcc i ése!”: Chi fa un giro attorno a San Patrizio perde ogni vizio! oppure “Font come ‘l pòs de San Patrése!”: Profondo come il Pozzo di san Patrizio. Così dice la gente dalle parti di Colzate e Vertova in Val Seriana, riferendosi al Santuario dedicato al Santo Patrono d’Irlanda posto sopra le pendici del monte Cavlera. 

Secondo la tradizione il Santuario fu edificato nel 1166 per ex-voto su una tribulina preesistente da un gruppo di mercanti irlandesi rifugiatisi a Colzate, proprio sulla cima del monte Cavlera, per sfuggire agli imperiali di Barbarossa. Già in epoca medievale i mercanti anglosassoni erano consoni acquistare lana pregiata, coperte e tessuti a Vertova e Gandino, per commerciarli successivamente, con ingenti ricavi, in Britannia e a volte spacciandola abilmente, vista l’eccellenza della qualità, per lana scozzese.

Per questa ragione si comproverebbe la presenza, su un percorso ben preciso delle nostre valli, di culti e legami con il mondo Irlandese, come San Tomè, Santa Brigida ed il Santuario di San Patrizio, trovando affinità sul substrato etnoculturale Celtorobico.  

Il santuario poi fu successivamente ampliato tra il 1200 ed il 1300, ed abbellito successivamente in varie epoche dagli abitanti della zona in segno di devozione. Infatti l'edificio fu riedificato inglobando la struttura originale nel porticato, sotto il quale i pellegrini sostavano durante la notte della vigilia delle celebrazioni del santo che cadono il 17 marzo, giorno della sua morte.


Il Santuario di San Patrizio di Colzate

Legata alla tradizione del San Patrizio vi è anche la celebre leggenda medievale del pozzo:

Quando San Patrizio si trovava in Irlanda a predicare, dopo molti digiuni e orazioni, ebbe da Dio il comando di tracciare un cerchio per terra con il suo bastone sull’isola di Lough Derg dove era solito ritirarsi a pregare. Il suolo si aprì e comparve un grandissimo e profondissimo pozzo; poi, per divina rivelazione, San Patrizio seppe che qualunque persona vi fosse entrata e vi fosse stata un dì e una notte, veramente pentita e armata della divina fede, sarebbe stata purgata da tutti i suoi peccati, perché laggiù avrebbe visto i tormenti del Purgatorio a cui i peccatori erano destinati. La cavità divenne successivamente meta di pellegrinaggi sino a quando papa Callisto III diede ordine di chiudere la grotta per evitare idolatrie.

Accanto al Santuario di Colzate si apre una specie di pozzo, o meglio una buca “la Tamböra de San Patrésse”che penetra nella cavità del monte Cavlera, verso il basso. Secondo la leggenda la cavità scende in profondità sino a raggiungere il livello del fiume Serio, c’è chi afferma che accostando l'orecchio alla cavità possa udire il rumore lontano del fiume che scorre impetuoso. 

Cosa state aspettando? Godervi il nostro pezzetto di "Cielo d’Irlanda"!

In appendice due filastrocche trovate sul sito del Comune di Colzate dedicate al Santuario:

San Patrésse de Colgiàt / San Patrizio di Colzate
chi de Èrfa i l’à robàt / quelli di Vertova l’hanno rubato
chi de Casnìgh i l’à ölìt / quelli di Casnigo l’hanno voluto
e chi de Bónd i l’à godìt / e quelli di Bondo l’hanno goduto

San Patrizze de Colgiàt / San Patrizio di Colzate
chi de Èrfa i l’à robàt / quelli di Vertova l’hanno rubato
chi de Smut i l’à tradìt / quelli di Semonte l’hanno tradito
chi de Casnìgh i l’à benedìt, / quelli di Casnigo l’hanno benedetto
San Patrizze ’n paradìs! / San Patrizio in paradiso!
 

 

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